Scoperta nuova specie di aragosta negli abissi I Sono pelose e rosa: sembrano pupazzi
Dalle profondità degli abissi marini ecco emergere una nuova, importante scoperta fatta da un team di ricercatori.
E’ una delle specie di una particolare famiglia di crostacei. E’ stata scoperta questa, ma ce ne sono ancora altre ancora da portare alla luce. Questa è una di quelle scoperte che sovvertono tutto ciò in cui si credeva fino ad ora. E, quindi, è una scoperta davvero molto importante per il mondo scientifico.
Scoperte del genere sono all’ordine del giorno e agli occhi di molti può sembrare una tra tante. Ma, per fortuna, non è così. In questo articolo parleremo ampiamente di questa scoperta e di come puotrà cambiare tutte le convinzioni legate alla famiglia di crostacei protagonista della vicenda. Mettetevi comodi. Si farà un viaggio negli abissi marini.
Una nuova specie di aragosta che, più che un animale, sembra un peluche.
Si sembrano proprio piccoli e teneri peluche dato il loro colore ed i peli su tutto il corpo. A fare questa scoperta sono stati alcuni ricercatori del Department of Organic & Evolutionary Biology dell’Università di Harvard. Questi stavano studiando la discendenza da specie antiche delle aragoste degli abissi e, soprattutto, le loro classificazioni.
Il crostaceo preso in esame erano le “Munidopsis“, una famiglia di aragoste dai lineamenti tozzi di cui fanno parte all’incirca duecento specie. In pratica sono quelle più numerose al mondo. Nonostante ciò per gli scienziati è difficile studiarle dato che vivono nel Pacifico orientale che, per antonomasia, è uno dei luoghi più difficili da raggiungere.
Eppure, gli scienziati ci sono riusciti ed il lavoro di studio, di ricerca è anche dettagliato. Si è giunti anche alla conclusione che la loro numerosità è dovuta proprio alle tantissime specie che compongono la famiglia. Ed alcune di queste non sono mai state rilevate da alcuno scienziato. Questa scoperta ha del sensazionale.
Infatti, mette in discussione tutte le teorie utilizzate sino ad ora circa la classificazione dell’intera specie. Fino ad ora gli scienziati classificavano le “Munidopsis” per la morfologia e i loro tratti caratteriali. Da oggi, bisognerà stravolgere questo tipo di classificazione poiché c’è una diversità genetica mai vista prima. Ma non solo.
Come ogni grande scoperta che si rispetti, quest’ultima darà l’input per ulteriori studi. E questi riguarderanno sia, ovviamente, queste specie appena conosciute sia la ricerca di altri esemplari appartenenti ad altre specie. L’evoluzione di questo gruppo di aragoste rosa e pelose non è ancora certa. Bisognerà, pertanto, approfondire quelli che sono gli studi genetici al riguardo.