Come, ormai, risaputo, la richiesta degli esercenti di eliminare l’obbligo dei pagamento con Pos sotto i 60 euro non è divenuta realtà.
Quini, anche per questo nuovo anno, restano in piedi tutti gli obblighi relativi all’accettazione dei pagamenti con Pos per qualsiasi somma. Gli esercenti non potranno rifiutarsi, altrimenti possono incorrere in sanzioni pecuniarie che partono dai 30 euro. A questa somma va, poi, aggiunta la percentuale del 4% del valore complessivo dell’acquisto cui è stato rifiutato il pagamento.
Insomma, in alcuni casi, non vale proprio la pene rifiutarsi. Soprattutto se si tratta di pagamenti di una cifra inferiore ai 30 euro. Date le circostanze, i commercianti richiedono a gran voce la rimodulazione delle commissioni sui pagamenti Pos, ovviamente al ribasso. Questo, almeno nel caso in cui i pagamenti siano inferiori alla fatidica quota dei 30 euro.
C’è un tavolo istituito al Ministero dell’Economia con tutte le parti in causa per far sì che i gestori di questi servizi di pagamento vadano incontro alle piccole aziende e alle attività minori, istituendo un fondo per chi ha ottenuto ricavi annuali inferiori ai 400 mila euro. Un po’ come è successo fino al 2022 grazie ai governi precedenti, ma che non accadrà più poiché l’attuale Governo non ha preso in considerazione questa possibilità.
Questo accordo tra le parti non può essere veicolato dal Governo poiché è una trattativa privata e le norme parlano chiaro. Però nell’aria c’è qualcosa di diverso. Sembra che il vento stia cambiando a favore dei commercianti e, di conseguenza, anche dei cittadini che non si ritroverebbe, così, a vedere rifiutati i loro pagamenti.
L’ipotesi in questione parrebbe prevedere la riduzione delle commissioni sui pagamenti digitali fino a 10 euro. Mentre i pagamenti fino a 10 euro dovrebbero avere zero commissioni. Attenzione, però, perché non sarebbe una soluzione definitiva. Infatti, dovrebbe durare per un anno soltanto.
Un primo piccolo passo è stato fatto. Ora bisognerà attendere che questa ipotesi divenga realtà. Purtroppo, nonostante il pagamento digitale sia un ottimo strumento per combattere l’evasione fiscale e per ottimizzare i costi di gestione del denaro sia per gli utenti che per i commercianti, ci sono ancora alcune falle. Infatti, molto spesso, con questa tipologia di pagamento, i guadagni per le piccole attività sono ancora più assottigliati.
Per questo, tutte le associazioni dei commercianti, Confesercenti in testa, chiedono a gran voce che le parti interessate diminuiscano sensibilmente le commissioni in modo che anche i piccoli commercianti possano vivere tranquillamente. La soluzione contenuta nell’ipotesi è già ritenuta un buon passo in avanti da tutti. Resta, ora, solo da aspettare la fine di marzo per sapere se diventerà o meno realtà.