Rivoluzione in arrivo per i Bancomat? I clienti potrebbero pagare molto di più, la decisione delle banche preoccupa
Come in molti avranno potuto notare, soprattutto in città, gli sportelli ATM fuori uso sono sempre di più. Se ci si sta chiedendo il perché, si è nel posto giusto, perché prima di annunciare le novità faremo un passo indietro per capire cosa sta succedendo ai circuiti bancari.
Tutto nasce quando anni fa il Governo ha deciso di mettere un tetto al contante e ha deciso di introdurre il cashback. Questa manovra serviva a far girare meno contante favorendo i pagamenti cashless in modo tale da restringere la possibilità di evasione fiscale.
Con i pagamenti con carta, infatti, rimane tutto tracciato, l’evasione è impossibile altrimenti si rischierebbe la multa dall’Agenzia delle entrate che ogni 5 anni controlla tutti i movimenti dei conti bancari per vedere se ci sono anomalie.
L’idea del Governo è andata in porto e infatti ad oggi, soprattutto al nord e nei grandi centri, pagano tutti con app come Satispay, Paypal e in generale con Apple pay o con carta. Questo ha fatto sì che nel giro di questi due anni circa i prelievi agli ATM hanno iniziato a scarseggiare sempre di più perché le persone invogliate dal cashback preferivano usare la carta, in sostanza, i prelievi di denaro contante si sono quasi azzerati.
C’è da sapere, però, che gli ATM sono sportelli che hanno un costo, che di solito non paga il circuito bancario, bensì il cliente, attraverso le commissioni che paga per ogni operazione che fa. Avendo decisamente meno entrate, le banche hanno deciso di sospendere il funzionamento di molti ATM, e adesso prelevare denaro è diventata quasi una sfida.
Da una parte perché è difficile trovare uno sportello funzionante, dall’altra, una volta trovato non è detto che sia carico perché essendo limitati è possibile che non ci sia disponibilità di contante e quindi ci si trova impossibilitati al prelievo. Per mantenere ancora ‘in vita’ gli ATM rimasti le banche non vogliono sobbarcarsi la spesa e per questo hanno deciso già da qualche anno di alzare il prezzo delle commissioni a 1,50 euro. L’Antitrust però ha bocciato il progetto nonostante fosse stato proposto da Bancomat Spa. Adesso c’è da capire se Bancomat Spa ripresenterà il progetto riveduto e corretto per la terza volta in due anni o se lo abbandonerà definitivamente.