Divieto usare TikTok, quali dati ti rubano e cosa rischi? Ecco come stanno le cose
TikTok sta diventando sempre più una delle piattaforme social più popolari al mondo, sia tra i giovani che tra gli adulti.
Chiunque ha installato questa applicazione anche solo per visualizzare i contenuti. Ma TikTok è molto di più. Infatti, permette di pubblicare video brevi, ma anche video di una discreta durata. In più c’è la possibilità di partecipare a challenge e di duettare con altri utenti anche sconosciuti. I video riguardano gli argomenti più disparati.
Possono essere video divertenti, video che fanno cacciare lacrime, ma ci sono anche contenuti storici, culturali, interessanti. Insomma, c’è una vasta scelta. Basti pensare che c’è un Creator i cui contenuti stanno spopolando in App che divulga parole, detti, motti e proverbi napoletani, contestualizzandoli nel periodo storico in cui sono venuti alla luce.
Insomma, divertenti sì, ma pieni di materiale storico a corredo. Nonostante ciò, però, c’è chi sostiene che questa piattaforma non sia assolutamente sicura. O meglio, i nostri dati non sono al sicuro. Sarebbero, infatti, alla mercé del Governo cinese che controlla la società proprietaria di TikTok. Una notizia simile è stata lanciata negli Stati Uniti d’America.
Qualche tempo fa, ma, ora, c’è qualcun altro che sta pensando a questi problemi. Se in America questo social è stato vietato già da un po’ di tempo, anche qui in Europa si sta pensando di adottare le medesime misure restrittive. Se ciò venisse attuato, sarebbe il panico totale tra gli utenti, ormai, sempre più dipendenti da questa piattaforma social.
L’Unione Europea vieterà TikTok nel Vecchio Continente.
La motivazione è molto semplice ed è simile a quella sostenuta in America. TikTok ruba i dati e li consegna belli impacchettati con tanto di fiocco al governo cinese. Attenzione, perché c’è tempo ancora qualche giorno per sbarazzarsi dell’applicazione. Infatti, il termine fissato per disfarsi di TikTok è il 15 marzo 2023.
Per un portavoce dell’Unione Europea non c’è stata alcuna ingerenza da parte degli Stati Uniti d’America su questa decisione presa. E ancora, asserisce che l’Unione è sempre stata bene attenta alla sicurezza informatica sua e di tutti i suoi cittadini. Questa è la motivazione del divieto totale. La decisione europea segue la stessa falsa riga di quella americana.
Infatti, i dipendenti della Commissione Europea, quelli del Parlamento e quelli del Consiglio dovranno per forza di cose disinstallare TikTok dai device di lavoro. Nessun divieto, invece, per gli smartphone per uso personale né tantomeno alcun divieto per i cittadini dell’Unione Europea. Di contro TikTok sostiene che tutte le accuse a suo carico siano totalmente infondate, poiché i dati di tutti gli utenti europei sono contenuti e protetti nel vecchio continente. Nessuno di essi arriva o è mai arrivato in Cina.