Il tema riguardante Facebook, circa la sua capacità di ascolto di tutte le nostre conversazioni è vecchio quanto la piattaforma.
E questo si ripropone ogni qualvolta ci si sente spiati da questa piattaforma social. In pratica si parla di “Facebook in ascolto” ogni volta in cui parliamo di qualcosa con qualcuno e, all’apertura della piattaforma, ci ritroviamo dinanzi la pubblicità di quello di cui abbiamo discusso. Strano, vero? Non proprio, ma quasi terrificante sì! In questo articolo vogliamo parlare proprio di una storia del genere.
Vi racconteremo di un episodio accaduto a due sorelle che, in un giorno come tanti, sono uscite insieme e, ovviamente, hanno conversato tra di loro. Al rientro ecco la sorpresa. Un annuncio in piattaforma fatto su misura rispetto a ciò di cui avevano lungamente parlato. Ma vediamo insieme di fare il punto sull’accaduto e, soprattutto, vediamo la risposta di un portavoce di facebook riguardo questa atavica questione.
Abbiamo già detto che questa storia vede come protagoniste due sorelle. Entrambe avevano un appuntamento dall’estetista per un pedicure. per ingannare l’attesa, scambiano due chiacchiere e iniziano a parlare di un argomento ben preciso. L’argomento trattato riguardava la passione per i loro piedi sia dei loro ex sia dei loro attuali compagni.
In pratica stavano cercando di capire il motivo di questa attrazione. Terminato il pedicure, ritornano a casa e una di loro accede al suo account facebook. Ed ecco la sorpresa. In bella mostra e, soprattutto, in primo piano ecco un annuncio che riguardava la vendita sulla piattaforma e-commerce Amazon di piedi di donna in silicone.
In pratica, un annuncio quasi pertinente al discorso terminato poco tempo prima. Questa è una cosa che è sempre stata smentita anche dal proprietario di Meta ed anche stavolta, dopo che le due sorelle avevano pubblicato la loro esperienza, la risposta dell’azienda, tramite un suo portavoce, non si è fatta attendere.
Secondo l’azienda, Facebook non utilizza il microfono dello smartphone per offrire annunci mirati, bensì la piattaforma mostra annunci basati su quelli che sono gli interessi e le attività svolte quando si è collegati ad essa. Inoltre, facebook non può accedere al microfono senza autorizzazione. Quindi, stando a quanto asserito dal portavoce, Facebook non ha il bisogno di utilizzare le conversazioni private orali tenute dai suoi utenti.
Bensì, attraverso l’uso degli algoritmi, è in grado di raccogliere dati sulle nostre abitudini, sulle nostre attività che, poi, gli inserzionisti utilizzano per fornire annunci mirati. In pratica, sa già tutto senza il bisogno di ulteriori informazioni: dal luogo in cui si vive, agli amici, fino ad arrivare allo stipendio. Non ha segreti!