Dopo le rimodulazioni delle tariffe telefoniche dei mesi scorsi, ecco che ne sono in arrivo ancora delle altre.
E l’azienda protagonista di questi aumenti è ancora la WindTre. Manca davvero poco, infatti, all’arrivo delle nuove rimodulazioni dei contratti. Queste entreranno in vigore dal 16 marzo prossimo. Lo ha annunciato l’azienda stessa in una informativa inserita all’interno del suo portale web ufficiale il primo febbraio scorso.
Non ci sarebbe bisogno di dirlo, ma gli utenti si sono praticamente imbestialiti quando sono venuti a conoscenza di questi ulteriori aumenti. Come il precedente aumento che ha interessato buona parte dei suoi clienti, anche questo prevede un aumento mensile del costo degli abbonamenti sottoscritti in precedenza.
Inoltre, prevede l’inserimento della clausola ISTAT dal mese di gennaio del prossimo anno. Insomma, aumenti su aumenti che vanno a danneggiare ulteriormente le finanze delle famiglie italiane, già messe a dura prova dalla crisi economica e sociale che si sta vivendo in questo ultimo periodo. In questo articolo andremo a quantificare gli aumenti e capiremo come rescindere il contratto senza pagare penale alcuna.
Come già accennato, oltre l’aumento dei costi mensili, la società ha annunciato anche l’inserimento di questa maledetta clausola ISTAT. in pratica, dal prossimo anno i prezzi verranno adeguati in base al variare dell’inflazione. Questi aumenti, però, non saranno per tutti, ma solo per chi ha ricevuto l’SMS riguardante la modifica unilaterale del contratto di fornitura di questi servizi telefonici. Dal 16 marzo prossimo i clienti destinatari degli SMS dovranno pagare ben 2 euro in più al mese per il loro piano tariffario.
Di contro, all’interno del messaggio, offre la possibilità di avere più giga gratuitamente. E questo aumento di giga varia in base all’offerta attiva. C’è la possibilità, infatti, di avere da 30 giga in più fino a giga illimitati. Tutto come l’aumento che avvenne a gennaio. Si pensa, quindi, che possa arrivare un ulteriore SMS in cui si offre la possibilità di rifiutare questo aumento, tenendo attiva l’offerta in essere. passiamo all’adeguamento ISTAT. In pratica, il cliente, con la modifica unilaterale, accetta che dall’inizio del 2024 il prezzo aumenti in base al variare dell’inflazione.
Se l’inflazione dovesse aumentare del 10% anche i costi subirebbe questa percentuale di aumento. Nel caso in cui dovesse aumentare solo del 2%, il costo aumenterebbe del 5% che è la soglia minima di aumenti prevista. I clienti possono non accettare questa variazione di contratto e, quindi, decidere di rescinderlo e passare ad un altro operatore.
Il tutto andrà, però, fatto entro 60 giorni dalla comunicazione ricevuta. Lo si potrà fare comunicandola tramite raccomandata o tramite Pec, ma anche recandosi negli store e punti vendita WindTre. Inoltre, è possibile farlo anche telefonando al 159 o collegandosi all’Area Clienti del portale. La clausola della comunicazione dovra essere: “Modifica delle condizioni contrattuali“.