Un altro asteroide scoperto: qualcosa di non ancora del tutto definito, a metà tra asteroide e cometa, pochi mesi fa gli scienziati sono tornati a dargli attenzione.
È chiamato Chariklo, un centauro, un oggetto spaziale che ha un’identità ibrida da poter caratterizzare sia come asteroide che cometa. Venne scoperto già nell’ormai lontano 1997. Nel 2014, poi, attraverso un team di astronomi venne fuori che questo corpo celeste era circondato da anelli, un po’ come Saturno per intenderci.
L’asteroide da quel momento non fu più perso di vista e ancora oggi è in osservazione. Nell’ultimo periodo però sono venuti fuori ulteriori dettagli a riguardo della vera essenza di questo corpo celeste che ha destato così tante domande nei team di scienziati.
Pochi mesi fa il telescopio James Webb è tornato a puntare il suo sguardo su questo corpo celeste, facendo una scoperta ancora più incredibile sugli anelli che lo circondano. Dopo diversi studi, il team ha notato che questi anelli che circondano l’asteroide sarebbero composti da ghiaccio d’acqua e non da detriti, insomma qualcosa di letteralmente incredibile.
Gli scienziati hanno deciso di puntare il telescopio utilizzando la tecnica dell’occultazione. Quest’ultima consiste nell’aspettare che una stella abbastanza luminosa incroci con l’orbita dell’asteroide, permettendone un’osservazione più accurata, altrimenti troppo difficile da attuare considerando le piccole dimensioni dell’oggetto in rapporto alla distanza.
“Questa è stata la prima occultazione stellare tentata con il telescopio” ha scritto ufficialmente la NASA in merito alla scoperta. La presenza del ghiaccio cristallino indica che l’asteroide Chariklo è spesso soggetto a bombardamenti, a studiare la motivazione di queste condizioni anche Dean Hines, l’astronomo dello Space Telescope Science Institute nel Maryland. Gli scienziati hanno fatto delle supposizioni, ma non avendo mai visto una cosa simile saranno ancora tanti gli studi da portare avanti.
Secondo quest’ultimo, le particelle ad alta energia trasformano il ghiaccio da stati cristallini a stati amorfi, questo stato continuo di ghiaccio cristallino può essere giustificato da continue micro-collisioni che innescherebbero questi processi di cristallizzazione. È la prima volta che gli scienziati riescono a vedere una cosa del genere e sicuramente in quest’anno andranno avanti nell’approfondire lo studio per capire nel dettaglio di cosa si tratta. Queste, infatti, sono solamente delle ipotesi iniziali ma per esseri sicuri del fenomeno bisognerà monitorare il comportamento dell’asteroide ma soprattutto degli anelli che lo circondano.