L’inverno è arrivato in ritardo, ma sta comunque facendo sentire la sua voce con il conseguente bisogno di riscaldarsi.
Il metodo classico per riscaldare gli ambienti delle abitazioni e per ottenre un benefico senso di tepore è l’utilizzo dei termosifoni. A questo vantaggio, però, si contrappone uno svantaggio che, di questi tempi con i prezzi del gas alle stelle, può risultare deleterio per le finanze familiari. Infatti, questi dispositivi consumano molta energia e il tutto si riversa sulle bollette da pagare che fanno letteralmente disperare la totalità degli utenti.
Ci sono, però, metodi e trucchetti, anche fai da te, per risparmiare utilizzando i termosifoni. Tra questi, citiamo i pannelli riflettenti fatti in casa a costo zero utilizzando della comune carta stagnola. Questo trucchetto risulta essere utile, soprattutto, quando i termosifoni sono installati su pareti esterne, in pratica quelle che confinano con l’aria aperta.
Mettendo dei pezzi di carta stagnola dietro questi dispositivi, si evita l’assorbimento del calore prodotto da parte delle mura ed in più la carta stagnola riflette il calore nell’ambiente abitativo. Poi, ci sono dei trucchetti che, però, sono totalmente illegali. Nell’articolo parleremo di uno di questi che sempre più utenti stanno utilizzando incuranti delle sanzioni che si potrebbero affrontare se scoperti.
Innanzitutto capiamo cosa è il contacalorie. E’ un dispositivo minuscolo capace di registrare i consumi reali della famiglia. Ciò avviene in caso di impianto di riscaldamento centralizzato ed è un ottimo metodo che consente di pagare soltanto i consumi effettivi. Diciamo che il suo utilizzo è stato imposto per Legge ai condomini nel 2014.
I dati registrati vengono inviati alle società che forniscono il servizio. Queste dopo una verifica, inviano le fatture alle famiglie. Molti, però, sono quelli che stanno adottando un trucchetto illegale. Questa pratica prevede il danneggiamento o la completa rimozione del contacalorie. Lo fanno per risparmiare. Purtroppo, però, ci sono grandi rischi legati a questo comportamento.
I primi ad essere lesi sono gli altri condomini poiché non ci sarebbe la possibilità di un’equa ripartizione dei costi relativi ai consumi. Quindi, andrebbero a pagare molto di più. In pratica pagherebbero anche per il furbetto. Questi, però, possono tutelarsi e denunciare l’accaduto. E ci sono conseguenze penali per il condomino che trasgredisce le regole del condominio e la Legge. Potrebbe essere denunciato per furto di beni e servizi e rischierebbe da 6 mesi a 3 anni di reclusione e una multa che potrebbe andare da 164 euro a 516 euro.
A questa pena potrebbe anche aggiungersi l’aggravante dell’intenzionalità dell’accaduto e, quindi, la pena sarebbe superiore così come la sanzione pecuniaria. In questo caso, la reclusione potrebbe andare da 2 a 6 anni e la multa variare da 927 euro fino ai 1500 euro. Alla luce di quanto emerso, la domanda che vi poniamo è la seguente: “Quanto conviene mettere in pratica questo comportamento illegale se ciò che si rischia è maggiore dei costi in bolletta?“