Carta di credito, usarla in questa maniera ti può costare una multa da 1.550€ I Una leggerezza ti mette nei guai
Molte persone utilizzano la carta di credito in modo errato perché non sanno a cosa si rischia: le abitudini sconsigliate per non pagare penali e trovarsi impreparati in situazioni ostiche
Ormai la carta di credito ha quasi sostituito il contante. L’idea del Governo Conte di puntare ai movimenti elettronici per limitare sempre di più l’utilizzo del contante sta avendo i suoi frutti, la tecnologia cashless permette a tutti di pagare con un solo click, in pochi secondi, in modo sicuro. Per chi non ha un dispositivo cellulare che lo permette, può sempre utilizzare la carta di credito, che ormai viene accettata anche per il pagamento di una colazione (anche se con il Governo Meloni il datore di lavoro non è dovuto ad accettare il pagamento con carta fino alla soglia dei 60 euro).
Insomma, l’utilizzo del contante viene sempre meno, ma molte persone che utilizzano la carta di credito non sanno che si può andare incontro a sanzioni molto gravi se ne viene fatto un utilizzo scorretto. Può capitare ad esempio di trovarci nella posizione di dover effettuare una spesa ma ci si accorge di essere sprovvisti di abbastanza contanti. Ci viene così in soccorso un amico o un familiare offrendoci la sua carta di credito, cosa succede a quel punto? Si ringrazia e si utilizza la carta di credito. Ecco, in questo caso non ci sono incertezze perché chi ha prestato la carta di credito si è fidato, ma non è tutto così semplice.
Cosa succede se utilizzi la carta di credito di un’altra persona per effettuare un pagamento
In realtà non tutti i circuiti bancari permettono di ‘prestare’ la propria carta di credito ad una terza persona. Secondo il Codice penale chi usa senza autorizzazione la carta di credito di qualcun altro è punito con reclusione da 1 a 5 anni e con una multa fino a 1550 euro. Anche i commercianti rischiano uno storno di addebito. Ad oggi, secondo i giudici, è possibile usare la carta di credito di un’altra persona solo se la relazione tra le parti sia davvero esistenze e soprattutto se l’operazione sia stata espressamente delegata dal titolare.
Un modo per evitare di incappare in seri problemi è quello del conto cointestato. Ovvero la carta di credito viene collegata ad un conto con due nominativi, che siano familiari, coniugi o amici. In questo modo, anche in caso di litigi e situazioni ostiche, ognuno avrà il diritto di utilizzare la carta di credito senza rischiare denunce e multe salate.