WhatsApp, l’ultima truffa è diabolica: ti arriva un codice dall’App ma sono gli hacker
Le truffe online, quelle pericolosissime mine vaganti, non sembrano voler andare in pensione nonostante lavorino da molto tempo.
Ciò che è cambiato è solo il campo di applicazione di queste. O meglio, se ne aggiungono altri a quelli già esistenti. Prima era soltanto il turno degli SMS pericolosi, poi si è passati all’invio di mail con link da cliccare e codici da digitare. Ve le ricordate? Erano messaggi di posta elettronica il cui mittente era, in maniera alternata, una volta la Banca ed un’altra erano le Poste Italiane.
Nella mail si invitata l’utente a cliccare sul link contenuto al suo interno. E, si invitava a cliccare altrimenti ci sarebbero stati problemi sul proprio conto corrente. E i problemi, invece, arrivavano proprio dopo averlo cliccato. Questo tipo di mail continuano ad arrivare, ma, ormai, dopo tanto tempo e dopo essere incappati in numerose altre truffe, gli italiani sono diventati furbi e non ci cascano più. O, almeno, si spera sia così.
Le truffe di oggi, proprio per il fatto che quelle vecchie sono conosciute, sono cambiate, si sono evolute. Possiamo tranquillamente dire che viaggiano parallelamente, di pari passo, alla tecnologia. Ed i truffatori, questi criminali che si nascondono dietro ad un computer, hanno preso di mira quella che è, a tutti gli effetti, l’applicazione più popolare al mondo. Stiamo parlando di WhatsApp, la piattaforma di messaggistica di proprietà di Meta. Vediamo insieme costa sta accadendo proprio in questi giorni.
Attenzione ai codici fasulli che sembrano inviati proprio da WhatsApp.
Ecco la nuova frontiera delle truffe online, riassunta in pochissime parole. Ma perché questi criminali hanno preso di mira proprio WhatsApp? La risposta a questa domanda è alquanto semplice in realtà. Infatti, i truffatori vanno sempre alla ricerca di qualcosa di realmente popolare, utilizzata, cioè, da tantissime persone. E, più utenti vuol dire maggiore possibilità di truffa. In pratica, più persone fanno parte di un contesto, più possibilità c’è di trovare qualcuno facilmente raggirabile.
Ed ecco che la scelta è ricaduta sulla piattaforma di Meta. E poi, parliamoci chiaro, in questo caso i truffatori giocano molto anche su due altri fattori. Il primo di questi riguarda il continuo e costante aggiornamento della piattaforma. Grazie a questi aggiornamenti, è più semplice far passare per uno di questi le loro truffe, in special modo la protagonista di questo articolo, ovvero quella del codice. Il secondo fattore, non meno importante del primo, riguarda l’uso che, ormai, si fa di WhatsApp.
Non è più, infatti, una semplice applicazione grazie alla quale scambiare messaggini. Infatti, grazie ai gruppi è possibile pianificare il lavoro, le commissioni da fare e molto altro ancora. Insomma, è una piattaforma il cui utilizzo coinvolge la vita degli utenti a 360°. Ecco che, così, intervengono questi mascalzoni tecnologici. E lo fanno inviando la richiesta di immissione del codice di verifica che, se immesso, darà loro la possibilità di entrare nell’account della vittima con tutte le conseguenze spiacevoli possibili. In pratica, quando un utente vuole collegarsi al proprio account, ma da un altro dispositivo, può farlo in due modi.
Il primo, più immediato e che consigliamo è la scansione del QR Code, mentre il secondo è proprio il codice di verifica. Questo è il metodo usato dai truffatori. Quindi la cosa importante è prestare moltissima attenzione nel caso in cui arrivi un codice di verifica e non stiate tentando di accedere da un altro dispositivo. Vorrà dire che non siete voi, ma sono loro che stanno tentando di accedere al vostro account. Ignorate questa notifica altrimenti non sarete più padroni del vostro account. O, quantomeno, non sarete più gli unici ad esserlo.