Bancomat spariti, quando la cura è peggiore del male I Prelevare ti costerà molto di più, il motivo è semplice
Il problema si espande a macchia d’olio per tutta Europa, si tratta di una manovra che risale al 2020 e di cui adesso si iniziano a sentire gli effetti. Gli sportelli bancomat hanno alti costi di manutenzione, con l’utilizzo del cashback e dei pagamenti cashless, la reperibilità del contante diventa sempre più complicata.
La manovra relativa alle strette sul contante per puntare in un futuro prossimo alla sua eliminazione risale al tempo del Governo Conte. I Cinque Stelle infatti portavano avanti l’idea che sospendendo almeno in parte l’utilizzo della maggior parte del contante, sarebbe stata anche minore l’evasione grazie al controllo elettronico dei movimenti. L’attuale Governo Meloni ha un pensiero opposto sulla questione, ma in questi due anni anche le banche hanno seguito le direttive precedenti, sospendendo sempre più velocemente le attività dei bancomat sparsi sul territorio.
Gli sportelli ATM, infatti, hanno alti costi di gestione, con il successo dei piani cashless del governo precedente si è data sempre meno attenzione agli strumenti di prelievo appunto perché furono incentivati gli acquisti con il pos anziché con i contanti. I costi di gestione del pos ricadono direttamente sulle banche e solitamente vengono poi compensati dalle commissioni che pagano i clienti per prelievi e versamenti e in generale per tutte le tipologie di operazioni.
Considerando il fatto che in questi due anni sempre più persone hanno iniziato a pagare con carta, i prelievi e i versamenti sono diminuiti, quindi in questo modo hanno ricevuto una stangata anche gli introiti delle banche destinati al pagamento della gestione degli sportelli ATM. Cosa sta succedendo quindi al momento?
Spariscono gli sportelli ATM, i costi dei prelievi bancomat aumenterà di molto per sopperire al problema
Per via della difficile situazione, diverse banche hanno deciso di rimuovere alcuni sportelli ATM o lasciarli inutilizzabili. La diretta conseguenza sta nel fatto che durante le ore serali diminuisce la reperibilità di contanti. Alcune banche hanno così iniziato a proporre che la commissione per le operazioni sia stabilita non dal contratto tra correntista e banca, bensì dalla filiale presso cui si effettua l’operazione con il bancomat. La conseguenza, quindi, è che i costi ricadono sui correntisti. Questa almeno sembra rivelarsi la strada più probabile del futuro.
Il fenomeno della sparizione dei bancomat non è solo italiano, riguarda tutta l’Europa. Ad esempio anche il Belgio si è trovato a dover affrontare il problema organizzando già dal 2021 costi più elevati per i correntisti. In Italia non è stato ancora legiferato nulla a riguardo ma la strada da intraprendere sembra molto simile a quella scelta dal Belgio e dalla Francia.