Batteria degli smartphone | L’ultima decisione arriva direttamente dall’UE: gli utenti risparmieranno tantissimo
Nuova stretta del Parlamento Europeo con una normativa che riguarda le batterie degli smartphone e degli altri device elettronici che utilizziamo ogni giorno.
Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a numerose innovazioni nel mondo degli smartphone come la rimozione del classico jack audio per le auricolari, che hanno portato i nuovi apparecchi ad un design unibody. Una scelta che ha reso gli smartphone più compatti, ma che ha tolto la possibilità di sostituire autonomamente la batteria del proprio telefono cellulare.
La ritrovata attenzione alla tutela ambientale, ha però portato l’Unione Europea ad una serie di scelte importanti che, a breve, rivoluzioneranno la produzione non solo degli smartphone ma di molti apparecchi elettronici.
Basti pensare alla recente approvazione della norma che porterà i produttori ad adottare la connettività universale mediante la presa USB-C dal 2024. In pratica, l’innovazione permetterà il caricamento dei propri device con un solo caricabatterie riducendo di molto il problema dello smaltimento dei rifiuti tecnologici.
Sulla stessa linea, il nuovo provvedimento in discussione a Bruxelles pone l’attenzione sull’intero ciclo di vita delle batterie che alimentano i nostri dispositivi elettronici. La nuova normativa, infatti, dovrebbe riguardare non solo gli smartphone, ma tutti i dispositivi che utilizzano un batteria ricaricabili, dai notebook ai tablet, passando per biciclette e monopattini, fino ad arrivare alle auto elettriche.
La nuova normativa Europea sulle batterie degli smartphone
Come detto in precedenza, la normativa è ancora in discussione ma, leggendo il testo della proposta, pare chiara l’intenzione dell’Unione Europea a lanciare un importante stretta che porterà tutti gli utenti a poter sostituire autonomamente la batteria dei propri apparecchi elettronici. L’intenzione è quella di creare anche una maggiore consapevolezza tra gli utenti che dovranno avere la possibilità di accedere a maggiori informazioni riguardo alle batterie utilizzate.
Attraverso un QrCode, posto sulle batterie, i possessori potranno accedere a tutte le indicazioni sulla capacità, prestazioni, durata e composizione chimica della stessa. Una decisione che dovrebbe aiutare anche allo smaltimento delle batterie con notevoli benefici per l’ambiente. L’UE, infatti, prevede, con il nuovo provvedimento di raggiungere il 73% di raccolta entro il 2030 per le batterie portatili e il 61% entro il 2031 per le batterie LMT, utilizzate per i trasporti leggeri. Contemporaneamente, la normativa imporrà ai produttori di avvalersi di componenti provenienti dalla catena del riciclo: “un minimo di cobalto (16%), piombo (85%), litio (6%) e nichel (6%)”