Scoperti due pianeti simili alla Terra: c’è acqua in abbondanza e luce I “Condizioni ideali per ospitare la vita”
Di scoperte nell’Universo se ne sono susseguite tantissime, ma ce ne sono alcune che sono davvero importanti.
Queste rientrano nel più ampio discorso di ricerca di vita possibile su altri pianeti che risultano simili alla Terra. In questo senso va lo studio compiuto da un team di ricercatori internazionali. In questo team ci sono anche scienziati italiani. Questi sono studiosi della Scuola Normale Superiore di Pisa, in Toscana. A guidare questo team c’è l’Istituto di Astrofisica delle Canarie in Spagna.
Si tratta di una scoperta davvero sensazionale dopo anni di studi intensi. Si tratta di due esopianeti, ovvero due pianeti che non fanno parte del nostro Sistema Solare poiché orbitano attorno ad una stella diversa dalla nostra. E sono anche relativamente vicini a noi. Distano, infatti, soltanto 16 anni luce dalla Terra. E quello che è stato scoperto ha davvero dell’incredibile. Vediamolo insieme.
Scoperti due Pianeti molto simili alla Terra in grado di ospitare la vita.
Secondo i ricercatori, su questi pianeti c’è talmente tanta acqua che è davvero possibile la vita. Si trovano in direzione della Costellazione della Balena. I loro nomi di battesimo al momento sono GJ 1002b e GJ 1002c proprio perchè ruotano intorno alla loro stella che è una nana rossa e si chiama GJ 1002 (Gliese 1002).
Uno di questi compie il suo giro intorno alla stella in soli dieci giorni, mentre l’altro lo ci impiega più tempo. Infatti, compie l’orbita intorno alla stella in 21 giorni. Sono leggermente più grandi rispetto al Pianeta in cui viviamo, ma sono molto simili ad essa. Se, poi, parliamo di differenze tra questi e il nostro Pianeta, la prima cosa che ci viene in mente è la distanza tra questi e la loro stella.
Infatti, la distanza è molto più piccola di quella tra Sole e Terra. Si parla nell’ordine del 5% e del 7%. Se ci affidiamo ai numeri capiamo meglio. Tra la Terra ed il Sole intercorre una distanza di 150 milioni di chilometri. Mentre tra il primo e la sua stella ci sono 7 milioni e 500 mila chilometri. Tra il secondo e la sua Stella, invece, la distanza è di 10 milioni e 500 mila chilometri.
Ecco spiegato anche il poco tempo impiegato da questi due nuovi pianeti per completare il giro intorno alla stella. Stella che è, ovviamente, più piccola del nostro Sole ed anche meno luminosa. Nonostante ciò, le temperature presenti sulle superfici, permettono, comunque, la presenza di acqua allo stato liquido fondamentale per far proliferare la vita su di essi.
Cosa succederà adesso?
Data questa possibilità, gli studi continueranno e si concentreranno su un altro aspetto fondamentale. I ricercatori, infatti, si concentreranno sull’atmosfera presente su questi nuovi pianeti. Come sempre, una nuova scoperta, consente sempre agli scienziati di approfondire studi ad essa correlati. Sarà, questa, la volta buona in cui si scoprirà la presenza di vita oltre il nostro Sistema Solare? Staremo a vedere. I mezzi tecnologici adesso ci sono e sono tantissimi anche in fase di costruzione. Non ci resta che attendere gli sviluppi della ricerca.