Smartphone, si torna al passato e tanti tirano un sospiro di sollievo I Nuovo obbligo Ue, ti aiuterà a risparmiare
Oggigiorno tra tutti gli utenti si fa la corsa all’acquisto degli smartphone più performanti e alla moda che sono sul mercato.
Pochi, però, sono quelli che pensano a come sarà possibile, una volta usurata, sostituire la batteria del proprio device senza spendere un occhio della propria testa. E questi pochi, crediamo siano i nostalgici dei vecchi telefonini ai quali bastava aprire la scocca posteriore per provvedere alla sostituzione dell batteria. Un metodo fai da te a costi, ovviamente, contenuti.
In pratica non c’era bisogno di un tecnico preposto per farlo. Si andava in negozio, si acquistava la batteria del proprio device e, a volte, si procedeva all’acquisto, addirittura, di una batteria non originale, ma compatibile per ottimizzare ancora di più i costi. Oggi, tutto questo non è possibile. Bisogna recarsi in un centro riparazioni che in un determinato periodo di tempo provvede alla sostituzione.
Addirittura, si può arrivare all’acquisto di un nuovo device in sostituzione di quello vecchio. Ciò comporta un maggiore esborso di soldi e, ovviamente, in chiave ambientale, un numero maggiore di rifiuti elettronici che bisogna smaltire. Di contro, però, le società che producono gli smartphone asseriscono che per avere device sottile e impermeabili c’è bisogno di una batteria integrata. In nostro aiuto potrebbe venire la nuova proposta presentata dall’Unione Europea.
Quest’ultima va ad aggiungersi all’altra, di recente ratifica, riguardante il caricabatterie unico. Come tutti sanno, dalla fine del 2024 tutti i device dovranno avere in dotazione la porta USB-C sia per essere ricaricati sia per essere collegati al PC. L’altro step di questa norma avverrà entrò il 2026 e riguarderà i computer portatili. Vediamo, però, cosa prevede la proposta fatta dalla UE al Parlamento.
La proposta riguarda la reintroduzione delle batterie rimovibili per smartphone e tablet.
E’ una proposta nuova, ma frutto di un’idea che è nata già diversi anni fa. E l’Unione Europea voleva introdurla insieme alla norma dei caricabatterie menzionata in precedenza. Come abbiamo detto, le aziende che producono questi device tecnologici asseriscono che per aver smartphone poco ingombranti, l’impossibilità della sostituzione fai da te della batteria è un ottimo compromesso.
L’UE non è di questo avviso poiché pensa, infatti, che proprio questa impossibilità sia una debolezza di tutti i device. Infatti, molti, anche se la batteria è in dirittura d’arrivo, sono perfettamente funzionanti. Ovviamente, non si pensa soltanto agli utenti e alle loro finanze. Un’altra preoccupazione, non meno importante, riguarda le migliaia di tonnellate di rifiuti elettronici. Nella proposta, infatti, è menzionata anche un’altra cosa. I produttori, infatti, dovranno indicare come sostituire al meglio la batteria, di che materiale e composta e avranno, anche, un obbligo.
E l’obbligo è quello di ricevere e riciclare tutte le batterie sostituite con spese a proprio carico. Ovviamente, questa è solo una proposta al momento. Dovrà essere approvata e prima di entrare in vigore ne passerà del tempo. I produttori quindi avranno ancora anni prima che questo diventi realtà. Nel frattempo, però, Apple è già avanti, avendo dato la possibilità ai suoi utenti di sostituire la propria batteria attraverso un kit fai da te.