Netflix cambia politica e dal 2023 farà pagare un sovrapprezzo ai clienti per questo servizio I In pratica dovranno pagare tutti
Netflix è una delle piattaforme di film e serie TV on demand più importanti esistenti più importanti e con più abbonati al mondo.
Questa piattaforma è disponibile, come tutti ben sanno, attraverso la sottoscrizione di un piano di abbonamento che si rinnova mensilmente dopo il pagamento della cifra corrispondente al contratto scelto. Ogni utente è libero di scegliere il piano più congeniale alle sue esigenze. In più, ultimamente, la società ha inserito un piano di abbonamento ancora meno costoso proprio per venire incontro gli utenti che non possono permettersi abbonamenti costosi.
Questo nuovo piano, però, prevede l’inserimento di pubblicità all’inizio della visione del film e, in alcuni casi anche durante. Si tratta di pubblicità che durano al massimo 30 secondi ciascuna. L’unico problema è che se si fa zapping tra i film e le serie TV, cioè se si cambia spesso il film che si vuole vedere, queste appariranno ogni qualvolta i film hanno inizio.
Gli unici contenuti senza pubblicità sono quelli per bambini. E per fortuna, osiamo dire. Netflix era anche conveniente perché l’account poteva essere condiviso anche da più persone non facenti parte dello stesso nucleo familiare. Ora, però, il vento sta cambiando. Ed è una notizia triste per molti. Vediamo cosa sta succedendo.
Dal 2023 dovremo dire addio alla condivisione degli account.
Stop quindi alla condivisione delle password degli account con persone estranee al proprio nucleo familiare dal 2023 e a partire dagli Stati Uniti d’America. Quello che era stato annunciato pochi mesi fa e sembrava qualcosa di lontana, sta accadendo sul serio. E c’è di più. Sta girando voce della possibilità di un’altra ipotesi.
In Sud America già c’è questa nuova regola. In pratica i proprietari degli account che vogliono condividere le loro password potranno farlo ma ad una condizione ben precisa. Dovranno dare un codice di autenticazione ai loro amici o parenti con i quali condividere la visione di Netflix e non più la password.
In questo modo, la società avrà contezza di quanti account secondari si siano collegati a quello primario in modo da addebitare al proprietario un costo per ciascuno di questi. Stando a quanto avvenuto in quei paesi si tratterebbe di una cifra intorno ai 3 euro in più al mese per ogni account collegato. L’obiettivo è uno soltanto. Quello di incrementare il numero di abbonati, fermando il fenomeno della condivisione.
Tutto ciò non sarebbe successo negli anni passati quando la piattaforma streaming contava molti più abbonati. Ora, però, che il loro numero è diminuito sensibilmente, anzi drasticamente, l’azienda sta correndo ai ripari per far si che le perdite, già riscontrate in questi ultimi mesi, non aumentino ancora di più.