Con questa pellicola ogni superficie diventa fotovoltaica e ti dà energia I La bolletta non spaventa più, svolta incredibile
Un impianto fotovoltaico non fa altro che prendere a sé e accumulare l’energia del sole per, poi, produrre energia elettrica.
E lo fa grazie ai moduli fotovoltaici che lo compongono. Sono proprio questi in grado di catturare l’energia quando sono colpiti dal Sole e dai suoi raggi. Li vediamo tutti i pannelli solari sui tetti delle abitazioni o in campi enormi. Grazie ad essi c’è un enorme risparmio in bolletta poichè l’energia prelevata dalla rete elettrica sarà minore.
Ovviamente, nei momenti in cui l’impianto non sarà in grado di accumulare e produrre energia, come di notte o in giornate particolarmente buie, bisognerà attingere dall’energia che passa attraverso il contatore. E poi c’è da calcolare la spesa d’investimento. Siamo all’incirca tra gli 8000 euro e gli 11000 euro. Non sono somme di poco conto, ma bisognerà, comunque, valutare il risparmio che si avrà in bolletta una volta installato un impianto fotovoltaico.
E poi c’è il lato ingombro. Per installare un impianto del genere c’è bisogno di abbastanza spazio. Ma dal MIT (Massachusetts Institute of Technology) arriva una scoperta sensazionale. Una scoperta che va proprio in questo senso e cioè un impianto fotovoltaico che occupa poco, anzi pochissimo spazio. Vediamola insieme.
Ecco a voi il pannello solare talmente sottile che sembra un foglio di carta.
Ebbene si. E non c’è solo il fatto che sia sottile ad impressionare. Infatti, si può anche srotolare. Non ci credete? Fate davvero male. Partiamo dall’inizio. Abbiamo già detto che è spesso quanto un foglio di carta, ma addirittura, vi diciamo che un nostro capello è anche più spesso. La proprietà che permette di srotolarlo, fa si che possa essere, inoltre, adagiato su qualsiasi tipo di superficie. In questo modo ognuna di queste può diventare un’ottima base per un impianto fotovoltaico.
Ed è anche più potente degli impianti tradizionali. Un chilo del nuovo impianto produce energia 18 volte maggiore. In più, per riempire una superficie, il peso che si accumula su di essa è minore rispetto a quello accumulato dal tradizionale. In pratica, su un tetto si andrà a posizionare molto meno peso. Le strutture sicuramente ringrazieranno.
Una tecnologia davvero sorprendente che, secondo gli scienziati autori della ricerca, permetterà di elettrificare i tetti, anche quelli strutturalmente meno solidi. Ma sarà possibile estendere questa nuova tecnologia anche alle barche a vela, sui droni e, perchè no, anche sulle tende negli ambienti delle abitazioni private.
Per far si che questa scoperta diventi realtà e che possa essere scalata su grandi dimensioni, serviranno, come al solito, ancora numerosi studi. Soprattutto, si andrà alla ricerca di una copertura adatta per far si che gli agenti atmosferici non danneggino le celle solari presenti. Nell’attesa, speriamo che gli studi possano portare soluzioni ottime in tempi brevi.