Anomalie negli aerei per il 5G? Il problema è nella banda di frequenza I Ecco le nazioni dove si rischia il disastro e quelli dove non c’è pericolo
Da gennaio a settembre di questo anno sono state numerose le anomalie di volo riscontrate a bordo degli aerei.
In particolar modo sono stati e sono gli Stati Uniti il paese più in balia di queste anomalie, soprattutto dopo l’implementazione della tecnologia 5G. Sono centinaia e riguardano i più svariati ambiti, dai monitor che si sono spenti all’improvviso ai freni attivati con largo anticipo.
La Faa, Federal Aviation Administration, ha escluso l’interferenza 5G per quasi tutte le segnalazioni. Per le restanti non ha saputo dare una spiegazione. Ma nel 2020, la Rtca, la commissione radiotecnica per l’aviazione, aveva evidenziato il pericolo dei sistemi 5G. Questi avrebbero potuto, secondo il report, interferire sugli altimetri radar degli aerei. Ovviamente non si parla solo dei ripetitori, ma anche degli smartphone a bordo.
Ma la Faa non ha voluto né vuole sentire ragioni, sostenendo che le bande assegnate ai gestori telefonici e le bande dei ripetitori siano diverse, quindi non ci sono interferenze. Inoltre, la Faa apre le piste degli aeroporti più bersagliati dalla tecnologia 5G a tutti gli aerei, noncurante dei problemi che potrebbero arrivare. E la contromisura adottata non è delle migliori. Ha chiesto, infatti, alle compagnie telefoniche di spegnere questa tecnologia in prossimità degli aeroporti.
Questi accorgimenti, da quanto si evince dalle centinaia di segnalazioni arrivate, non bastano. Anche perchè, per quanto riguarda questa tecnologia, più si è in alto, più si captano le frequenze. Alcune compagnie, dopo aver riscontrato questi problemi, hanno deciso di cancellare i voli dei loro Boeing verso gli Stati Uniti.
In Europa cosa sta succedendo?
Anche in Europa pochi mesi fa, segnatamente in Irlanda si è avuto un problema del genere. Infatti, su un aereo statunitense mentre stava atterrando, sono scomparse le informazioni su alcuni monitor in cabina. In questo caso, però, non è stata colpa del 5G. O, almeno, non è stata del tutto colpa sua. L’Unione Europea, dal canto suo, rassicura che le frequenze assegnate sono del tutto diverse e che fino ad oggi non ci sono stati problemi. Inoltre, ha asserito che molte delle frequenze assegnate negli Stati Uniti erano già state date in precedenza. Questo è il vero motivo dei problemi.
E non si vedono spiragli all’orizzonte. Da una parte c’è l’interessa delle compagnie aeree che hanno sborsato fior di quattrini per modernizzare i propri sistemi sui loro velivoli. Dall’altro ci sono le compagnie telefoniche che, come le altre, hanno sostenuto comunque costi altissimi. Cosa resta da fare? O le compagnie telefoniche spengono le loro frequenze e ne acquistano altre o le compagnie aeree devono cambiare gli altimetri.
In entrambi i casi si tratterebbe di un nuovo ed enorme esborso di denaro. Di contro, la soluzione sarebbe una e giusta. Chi ha avuto la concessione delle frequenze in un secondo momento, dovrebbe rivedere i suoi piani. E stiamo parlando delle compagnie telefoniche. Staremo a vedere cosa succederà in questa battaglia a colpi di 5G.