Televisione: il digitale terrestre è già vecchio, dal 2023 parte il DVB-I I Consumatori allarmati: “Tocca cambiare di nuovo televisore”
Il nuovo digitale terrestre, quello di seconda generazione, sta per entrare nelle nostre case. Manca davvero pochissimo.
Infatti, manca poco meno di un mese allo switch-off. In alcuni casi mancano, soltanto, poco più di dieci giorni. Infatti la rai ha previsto l’oscuramento dei suoi canali in definizione standard il 20 dicembre. Quindi saranno attive soltanto le trasmissioni in alta definizione. Ciò comporterà o ha già comportato, l’acquisto di un nuovo TV o di un decoder da affiancare ai vecchi televisori che non supportano la nuova tecnologia.
Ormai da un anno siamo ostaggio di questo cambiamento. E’ iniziato a piccoli passi. Infatti, prima alcune regioni hanno annunciato la nuova tecnologia, poi pian piano altre. Il risultato è stato il panico tra i telespettatori che, all’improvviso, hanno dovuto fare i conti con lo schermo nero del loro TV o con il messaggio di assenza di segnale. Certo, in alcuni casi, è stato sufficiente effettuare la sintonizzazione dei canali e questi, come per magia, sono ritornati fruibili.
Alcuni, però, hanno dovuto sostenere ulteriori spese per l’acquisto di una nuova televisione o di un decoder. E’ anche vero che il governo ha messo a disposizione alcuni bonus alle famiglie per sostenere questi costi. C’è, però, la possibilità che questi sforzi sostenuti dai contribuenti e dallo Stato, siano stati inutili.
Mediaset sta sperimentando una nuova tecnologia di trasmissione dall’aprile 2023.
Ebbene si, la Mediaset ha annunciato questa sperimentazione che potrà stravolgere nuovamente le tasche degli italiani. Stiamo parlando della tecnologia DVB-I, acronimo di “Digital Video Broadcasting Internet”. Praticamente una Tv via internet. Questo ci fa subito pensare alle piattaforme on demand come Netflix, Amazon Prime, Dazn. Certo, ci assomiglia, ma è un po’ diversa.
Infatti, non servirà installare app di nessun genere, poichè se il televisore posseduto è compatibile, la tecnologia è già presente. In più, le trasmissioni non sono on demand, ma live, dal vivo come lo sono adesso. Praticamente l’utente, in caso di TV compatibile, non se ne accorgerebbe nemmeno e potrebbe passare da un canale all’altro con la stessa facilità di come succede adesso.
Ovviamente ci sono dei vantaggi con questa tecnologia, ma non mancano, certo, gli svantaggi. Innanzitutto, poichè la trasmissione si baserà su internet, il tutto ricadrà sulla nostra connessione. Nel bene e nel male. Potremo vedere i canali in 4K, quindi in altissima definizione. Ma nel caso di più apparecchi connessi a diversi canali in 4K il tutto ricadrebbe su un’unica connessione. La sperimentazione ad ogni modo inizierà ed anche a breve. E ci sarà sui canali principali Mediaset, quelli che siamo abituati a vedere di sera sul divano.
Se dobbiamo cambiare televisione? Il codec non è diverso da quello già installato sulle nuove smart tv che a loro volta sono anche facilmente collegabili ad internet. Però, sicuramente ci sarà bisogno di un aggiornamento dei software perchè non è prevista coabitazione del DVB-I con il DVB-T. Se, comunque, questa nuova tecnologia dovesse prendere piede, una sola cosa è certa. Dovremmo cambiare nuovamente il nostro televisore nel giro di pochi, anzi pochissimi, anni.