“Siamo pronti a coltivare vegetali sulla Luna” I L’annuncio choc di Australia e Israele: cosa vogliono fare
Potrebbe essere una svolta nella storia dell’umanità: l’essere umano non solo potrebbe tornare sulla luna, ma riuscirebbe anche a cibarsi di vegetali coltivati proprio in loco. Si tratta dell’annuncio choc di Australia e Israele, gli studi continuano ad andare avanti, potrebbe essere realmente la volta giusta.
Gli astronauti che soggiorneranno nella prossima base lunare forse potranno avvalersi di vegetali coltivati direttamente sul nostro satellite naturale. A raccontare tutto ciò, un gruppo di scienziati australiani. Durante le ultime ricerche hanno fatto delle scoperte importanti che riuscirebbero a far coltivare dei veri e propri vegetali commestibili per l’essere umano, sulla superficie lunare, in modo tale che l’uomo, una volta in spedizione, potrà cibarsi direttamente in loco. Secondo gli studiosi si dovrebbe raggiungere il traguardo già tra pochi anni: si parla proprio del 2025.
Non sarebbe però la prima volta. Già nel gennaio 2019 la missione cinese Chang’e-4 aveva portato con sé dei semi di cotone, che erano germogliati ma poi erano morti dopo sole 24 ore. Il biologo Brett Williams, dell’Università tecnologica del Queensland, ha dichiarato che i semi viaggeranno sulla missione israeliana Beresheet 2. Dopo l’allunaggio, i semi saranno irrigati in una camera sigillata e seguiti da Terra durante le fasi della germinazione e della crescita.
Il progetto della coltivazione sulla luna: nasceranno dei vegetali commestibili per l’uomo, già tra pochi anni
Il progetto è gestito da Lunaria One, che coinvolge scienziati australiani e israeliani. Le piante saranno scelte in base alla loro resistenza a condizioni estreme e alla loro velocità di germinazione: è infatti importante che siano piante che crescano subito in modo da non rischiare di rovinare il raccolto per via di tempistiche troppo lente. “Il progetto è un primo passo verso la coltivazione di piante per il cibo, la medicina e la produzione di ossigeno, fondamentali per la vita umana che si stabilirà sulla Luna” è stato spiegato in un comunicato.
“Se si può creare un sistema per coltivare le piante sulla luna, allora si può creare un sistema per coltivare il cibo in alcuni degli ambienti più difficili della Terra”, ha dichiarato Caitlin Byrt, ricercatrice presso l’Università nazionale australiana di Canberra. Questo è un enorme passo avanti per l’uomo: sempre più voci di ambientalisti mettono pressione sul fatto che l’uomo continua ad espandersi (siamo arrivati agli otto miliardi) ma il Pianeta Terra non riesce più a sopportare il nostro inquinamento e tenerci tutti: bisogna pensare ad un’esistenza alternativa; in questo senso le ricerche potrebbero letteralmente salvare la vita.