“Le cornacchie hanno una capacità sbalorditiva che pensavamo fosse solo umana | “”Paragonabili a un bambino umano”: lo studio di Science Advances”
La cornacchia è un uccello dall’aspetto robusto e massiccio, zampe forti, lunghe ali digitate e un’apertura alare di 100 cm.
Nel complesso, la cornacchia nera ricorda molto il corvo, rispetto al quale ha dimensioni inferiori, un aspetto più slanciato e la coda squadrata. La cornacchia grigia risulta perfettamente identica nell’aspetto e nelle dimensioni alla cornacchia nera, ma è molto semplice da differenziare da quest’ultima per la diversa colorazione del torso.
In volo, inoltre, la cornacchia nera risulta molto simile al corvo nero che, tuttavia, presenta ali più lunghe e becco più massiccio e che quindi appare più corto. Il piumaggio si presenta totalmente nero e lucente. Il becco e le zampe sono di colore nero; gli occhi sono di colore bruno scuro.
Sapevate che le cornacchie sono più intelligenti delle scimmie? Addirittura le loro capacità sono paragonabili ad un bambino umano!
Sappiamo già che corvi e cornacchie siano animali estremamente intelligenti. Sono capaci di usare oggetti, ma anche di imprese come “capire il concetto di 0”. Un nuovo studio pubblicato su Science Advances va oltre. Afferma, infatti che le cornacchie siano addirittura più intelligenti delle scimmie, e che le loro capacità cognitive siano paragonabili a quelle di un bambino umano.
Ovviamente noi l’abbiamo spiegata in maniera facile. L’esperimento fatto non ha valutato a tutto tondo la loro intelligenza. Ha valutato una loro capacità cognitiva in particolare, che fino a pochi anni fa pensavamo fosse un’esclusiva umana: la capacità di riconoscere le strutture ricorsive.
Lo studio, in passato, è già stato applicato a bambini e macachi. Si comincia insegnando ai soggetti a riconoscere simboli diversi, come questi: ( ), { } e <>. Poi, si insegna che, per ottenere una ricompensa, bisogna toccare i simboli solo quando si presentano in questa forma: { ( ) } o ( { } ). Infine, ai soggetti vengono presentati i simboli mescolati in modi nuovi e a simboli nuovi, per esempio: { [ ] } o { } o ( ). Capire la ricorsività significa capire che, se { ( ) } va bene, anche { [ ] } va bene, mentre { } ( ) no.
Questo stesso esperimento è stato proposto due anni fa a umani e macachi. Gli umani adulti hanno risposto correttamente tra il 60 e il 90% delle volte; i bambini, invece, si sono fermati al 43%. I macachi hanno fatto molto peggio: 26%. I nuovi soggetti, le cornacchie, hanno toccato il 40% di risposte esatte. Molto vicine ai bambini umani.
Considerato il fatto che le cornacchie non parlano, questi risultati fanno pensare che la capacità di riconoscere la ricorsività si sia evoluta per altri scopi. Ovviamente, è possibile che la capacità di riconoscere e usare strutture ricorsive sia importante per la loro forma di comunicazione, quella canora, che regola le loro strutture sociali.