Dimezzare la velocità del contatore è possibile con questo trucco I Attento, però: è illegale
Ormai, per le famiglie italiane , l’obiettivo numero uno da raggiungere è l’abbattimento dei costi in bolletta.
Abbiamo visto che ci sono molti metodi per risparmiare soprattutto utilizzando i nostri elettrodomestici in maniera oculata. Un altro metodo per avere meno rogne a fine mese con le bollette è scegliere lampadine a risparmio energetico. Tutti trucchi o metodi legali che non intaccano la libertà di alcuno né frodano altri o lo Stato.
C’è, però, chi pur di risparmiare, tenta metodi illegali. C’è chi è disposto a tutto per ridurre i costi delle bollette, anche a tentare una truffa allo Stato e alle aziende di fornitura di energia. Ovviamente vi diciamo che tutto ciò è sbagliato e dannoso. Lo sanno bene quei consumatori che si sono lasciati tentare, ma poi hanno capito di aver commesso un grandissimo errore. Infatti, hanno commesso reato e sono stati perseguiti dalla legge.
Ecco i trucchi utilizzati per risparmiare da poter replicare. Ma, attenti! Sono illegali!
Vi proponiamo due metodi che risultano efficaci, ma che costituiscono certamente reato. Noi ve li spieghiamo. Se, però, ci provate siete a rischio denuncia. E non solo! Il primo trucco che vi proponiamo è la “Truffa del Magnete”. In poche parole si piazza un magnete vicino al contatore elettrico per ridurre i consumi. La calamita frena il movimento del conta-scatti e, quindi, i consumi effettivi. Rallentando il conta-scatti viene alterata la registrazione dei consumi reali. Questo sistema funziona con i vecchi contatori strutturati con un disco che ruotava in base ai consumi. Oggi, però, la maggior parte dei contatori è stata sostituita con dei contatori elettronici muniti di un sistema di rilevazione anomalie.
Oggi, pur essendoci questi nuovi contatori, non manca la possibilità di trovare espedienti per ridurre la registrazione dei consumi. C’è bisogno, però, di competenze maggiori rispetto a quelle che dovevano esserci per apporre un magnete. Andiamo a vederla insieme. Questo metodo è la manomissione del contatore. Addirittura per ottenere questo espediente, gli utenti hanno corrotto proprio gli addetti delle aziende di fornitura.
Questo trucco dimezza la velocità del contatore. In questo modo si risparmia la metà del consumo effettivo in bolletta. Per entrambi i casi che abbiamo preso in esame, la manomissione riguarda l’intestatario del contratto di fornitura, ma ci sono anche casi in cui ad essere truffato è un altro utente.
Questo povero malcapitato subisce una truffa vedendo lievitare i suoi consumi di energia. Ciò avviene perché qualcun altro si è attaccato al suo contatore. Questo può capitare quando i contatori non sono posizionati in zone protette e, quindi, sono facilmente raggiungibili da questi malintenzionati.
Vogliamo ribadire, però, che usare questi metodi per risparmiare in bolletta è reato perseguito penalmente con la reclusione da sei mesi a tre anni, a seconda della gravità e con una multa da pagare che può superare i 500 euro. E’ il reato di truffa, e se il legislatore riconoscere al reato di truffa l’aggravante, è prevista la reclusione fino a 5 anni e una multa che può superare 1500 euro.