Le storie di Instagram sono uno strumento nelle nostre mani in grado di veicolare messaggi, informazioni e contenuti.
Poiché Instagram aggiorna di frequente l’algoritmo e il sistema di visibilità dei contenuti che milioni di utenti pubblicano ogni giorno, stare dietro ai cambiamenti della piattaforma non è affatto facile. Soprattutto per chi ha iniziato un’attività o ha intenzione di farlo, restare aggiornati sulle tecniche per fare più visualizzazione nelle storie o, in generale, più like per i post e i reel è essenziale.
Esistono diverse strategie per aumentare le visualizzazioni grazie alle quali molti “creators” hanno fatto fortuna e carriera. Esiste, poi, un mondo enorme di specialisti dell’algoritmo, pronti a rispondere alle domande su come far risaltare al meglio il proprio profilo Instagram e monetizzare con visualizzazioni e contenuti.
Per chi ha un profilo divulgativo o lavorativo è molto importante che aumentino le visualizzazione delle proprie storie, ma lo è anche per chi ha un profilo personale e vuole condividere le sue foto, le sue emozioni, i suoi ricordi con un pubblico più grande.
Innanzitutto dobbiamo capire cosa vogliamo mostrare. Cioè se vogliamo mostrare qualcosa di bello che può essere fonte di ispirazione per gli altri, se vogliamo fare informazione o vendita o se solamente vogliamo fare intrattenimento. Capito questo, è qui che nasce il profilo e bisogna capire il nostro target di riferimento.
Il pubblico è attirato da una o più di queste motivazioni e segue di conseguenza un profilo piuttosto che un altro anche in maniera costante. Instagram ripaga la fedeltà degli utenti aumentando la visibilità del profilo e le visualizzazioni.
Ci sono alcune strategie aggiornate per aumentare le visualizzazioni nelle storie che andremo a vedere. Ma il consiglio più importante è personalizzare tutto, mettere dentro se stessi, la propria esperienza, le proprie emozioni. Detto ciò ecco alcuni consigli. Bisogna prestare molta attenzione alle storie parlate che sono, potenzialmente, quelle con più visualizzazioni, perché creano un contatto diretto. Alcuni, però, scorrono le storie senza audio perchè impossibilitati a sentirlo. Così, il consiglio è di inserire sottotitoli in modo da attirare l’attenzione loro e di chi ha disabilità uditive.
Integrate, inoltre, all’interno strumenti quali domande, sondaggi, quiz, link, countdown. E l’ultimo consiglio è di realizzare storie “open loop”. Storie con suspense, che prevedono un’attesa di aggiornamenti. Ad esempio, a fine giornata, si lascia un messaggio di invito, per il giorno seguente, a scoprire qualcosa che è accaduto il giorno prima. In questo modo, si alzano le visualizzazioni per il giorno stesso e anche per il giorno successivo.