Dimezzato il numero di spermatozoi in 40 anni I Mistero sulla spiegazione, più uomini rischiano infertilità
Ognuno, uomo o donna che sia, vorrebbe una famiglia, con dei figli a rallegrare la casa, con i quali giocare e crescere insieme.
Molto spesso, però, capita che insorgano problemi di varia natura a complicare i piani prefissati. Così è molto frequente che si faccia ricorso a cure e tecniche specialistiche ed innovative affinché questo sogno di coppia si realizzi.
Dal lato femminile, le condizioni che possono ostacolare il concepimento di un figlio sono numerosissime. Possono riguardare l’intero organismo: dall’endometriosi alle ovaie policistiche, dall’irregolarità mestruale al sovrappeso, dal sottopeso al fumo.
Le cause trattabili di infertilità maschile si trovano nel 18% dei casi e riguardano l’azoospermia ostruttiva, le cisti della linea mediana prostatica, il deficit di gonadotropine, i disturbi della funzione sessuale, l’autoimmunità degli spermatozoi, il varicocele e gli effetti reversibili delle tossine.
Una ricerca lancia l’allarme. In 40 anni si è dimezzato il numero degli spermatozoi. Il calo è dell’1,1% all’anno.
Uno studio internazionale, infatti, guidato dall’Università Ebraica di Gerusalemme, afferma che gli spermatozoi contenuti dallo sperma si è dimezzato negli ultimi quarant’anni. La cosa che più preoccupa è che negli ultimi tempi questa diminuzione stia accelerando. Il calo non riguarda un’area specifica del nostro mondo, ma la sua totalità.
Questa ricerca è stata pubblicata sulla rivista Human Reproduction Update. SI stima che il calo continui ogni anno dell’1,1%. Le cause di questa drastica riduzione son ancora sconosciute. Alcuni motivi possibili sono l’esposizione a inquinamento, plastica, fumo, droghe e farmaci, nonché obesità e cattiva alimentazione.
Questo studio, condotto da Hagai Levine, conferma quello precedente datato 2017, pubblicato sulla stessa rivista dallo stesso gruppo di ricerca. In quel caso, però, lo studio prese in esame soltanto Europa, Nord America, Australia e Nuova Zelanda. La nuova ricerca include dati su studi condotti in 53 paesi. E’ la più grande analisi mai fatta sull’argomento.
Risultati negativi ma da approfondire ancor di più
I risultati mostrano che, tra il 1973 ed il 2018, la concentrazione di spermatozoi negli uomini non sterili è diminuita di oltre il 51%, da 101,2 milioni a 49 milioni di spermatozoi per millilitro di liquido seminale. Inoltre, i ricercatori sostengono che questa parabola discendente a livello globale stia continuando anche nel 21esimo secolo. E presenta anche accelerazioni molto preoccupanti.
Anche se gli spermatozoi sono diminuiti, il numero rientra ancora nel range normale previsto dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Questo range va dai 15 e i 200 milioni di spermatozoi per millilitro. Inoltre, per quanto riguarda la fertilità, un ruolo fondamentale è detenuto dalla velocità del movimento, che, però, questo studio non l’ha misurata.
Tuttavia, poichè non sono note le ragioni di questa diminuzione repentina, ci sarà bisogna di altre ricerche mirate alla prevenzione di danni ancor più gravi che possono, ancor più, inficiare la salute riproduttiva maschile.