Rai 4K: come scegliere il decoder giusto I Se non funziona il motivo è questo
Rai 4K è il primo canale italiano gestito da Rai in collaborazione con Eutelsat per l’avvio delle trasmissioni in tale risoluzione in Italia.
Il primo giorno di vita di questo canale è stato il 30 giugno 2016. Durante il 2021 il canale sarebbe dovuto diventare un simulcast H24 di Rai 1 o di altre reti del gruppo in occasioni di eventi speciali, in maniera del tutto simile a come veniva gestito Rai HD.
Tutti i suoi contenuti vengono trasmessi, per l’appunto, in 4K ovvero in altissima qualità. Ciò vuol dire che per poter ricevere questo canale è necessario, prima di tutto, un televisore compatibile. Rai 4K è disponibile sia per digitale terrestre che per tivùsat. Nel primo caso ti servirà una Smart Tv e di una connessione internet potente.
Nel secondo caso, invece, avrai bisogno di un decoder satellitare compatibile con il 4K, con Smart Card inclusa, da attivare prima di collegare il dispositivo al televisore con un cavo HDMI. Una volta attivo, bisogna accenderlo e, poi, selezionare, la sorgente DVB-S2 attivando il sistema di numerazione Nazionale. Avvia la ricerca canali e, una volta terminata, sarai pronto a vedere tutti i canali, Rai 4K compreso.
Il nuovo canale Rai 4K è disponibile in tutta Italia, giusto in tempo per i mondiali di calcio, ma non tutti riescono a riceverlo. Ci sono utenti che hanno provato a sintonizzarsi, ma hanno riscontrato problemi in tal senso.
Perchè il televisore non riceve Rai 4K?
Dobbiamo capire innanzitutto una cosa fondamentale. Rai 4K non è né un canale facente parte del digitale terrestre né dello standard DVB-T2. E’ una trasmissione HbbTV (Hybrid Broadcast Broadband TV). Si tratta di una piattaforma ibrida e aperta che consente agli utenti di accedere a contenuti di diversa natura e provenienza. Ogni emittente può quindi caricare, insieme al canale tradizionale, informazioni aggiuntive, ulteriori programmi tv o una completa rassegna dei programmi già andati in onda, sfruttando la connessione a Internet.
Quindi, al pari di Netflix, Prime Video o Rai Play, fa leva sullo streaming per la ricezione del flusso audio-video e non sulla tradizionale antenna. Ovviamente, la TV dev’essere collegata a Internet. Questo può essere uno dei problemi incontrati. Può darsi che il TV o il decoder non supportino questa tecnologia anche se possono accedere ai contenuti on demand. L’unico modo per saperlo è consultare il manuale.
L’ultimo requisito, fondamentale, è una connessione da almeno 15 Mbps in download per ricevere il segnale senza interruzioni. Stando a questo, è meglio la fibra.
Quale può essere l’alternativa se riscontriamo ancora problemi?
In realtà le alternative sono due. Se per problemi tecnici, e non parliamo della linea internet, non riuscite ricevere il nuovo Rai 4K, potrete sempre avviarlo da un browser su PC o dispositivo mobile come smartphone e tablet.