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Formiche e cicale zombie: questo fungo sembra uscito da un film di fantascienza

L’universo animale è un mondo, ancora per molti aspetti sconosciuto, che ci affascina tantissimo sin da quando siamo bambini.

Se, poi, lo associamo al mondo della flora, ecco che abbiamo una combo perfetta da scoprire come fossimo degli esploratori. Ci immaginiamo vestiti come fossimo boy scout in giro per il mondo, tra foreste, laghi, fiumi, mari. A volte, però, le cose sono più semplici.

Possiamo giungere alla conoscenza tramite un buon documentario televisivo o tramite riviste di settore. Verremo così a conoscenza di numerose ricerche e studi che possono arricchire il nostro bagaglio culturale.

C’è una storia un po’ horror che ci piacerebbe raccontare. Una storia che riguarda formiche, cicale e una particolare tipologia di fungo ricco, al suo interno, di sostanze allucinogene.

Il fungo Massospora, un parassita che consuma le cicale dal loro interno e le trasforma in zombie

In natura il parassitismo è molto diffuso. I parassiti modificano il comportamento e l’aspetto dell’animale invaso (formiche, coccinelle, lumache, anfibi etc.) per il proprio tornaconto. Il fungo Massospora cicadina, con il suo carico di sostanze allucinogene, trasforma, ad esempio, le cicale in “zombi”.

L’organismo ospite viene sia mangiato, sia manipolato dal parassita, fino alla morte. Questa è l’ipotesi esposta nella ricerca appena pubblicata dei ricercatori della West Virginia Università.

Questo fungo infetta le cicale del genere Magicada. Questi sono insetti dal ciclo vitale piuttosto bizzarro: trascorrono la maggior parte della vita sottoterra. Dopo una ben 17 anni, le cicale emergono tutte insieme per iniziare la loro vita da adulte. Una vita breve, 30-40 giorni, con un unico scopo, quello di riprodursi.

Le spore del Massospora possono infettare individui a partire da un anno di età, ma rimanere quiescenti fino al compimento dei fatidici 17 anni, quando le cicale emergono dal loro nido giovanile. Un ciclo vitale perfettamente coordinato, che è anche il più lungo mai osservato in un fungo. Il parassita aspetta pazientemente che il suo ospite raggiunga lo stadio di adulto, poiché la trasmissione è solo per via sessuale.

Ovviamente, non gli interessa che la cicala mangi; piuttosto, la costringe ad accoppiarsi ripetutamente con i propri simili. L’insetto continua la sua maratona di sesso, senza più nutrirsi, incurante di tutto, persino dei pezzi del suo stesso corpo che si staccano nel frattempo.

Non solo cicale. Esiste in natura un altro fungo che attacca le formiche!

E’ Il fungo Ophiocordyceps unilateralis che cresce all’interno dell’insetto stesso

Il fungo cresce all’interno delle formiche e rilascia sostanze chimiche che ne influenzano il comportamento. Alcune malcapitate lasciano la colonia e si allontanano per trovare foglie fresche, mentre altre cadono dai loro rifugi in cima agli alberi su foglie più vicine al suolo.

Nelle ultime ore di vita le formiche infette si muovono verso la parte inferiore della foglia su cui si trovano e bloccano le loro mandibole in una “presa mortale” attorno alla vena centrale, immobilizzandosi e bloccando il fungo in posizione.

Gli insetti ormai infettati spesso muoiono sulle foglie, dove l’umidità e la temperatura sono adatte per il fungo. Una volta che una formica è morta, il fungo germoglia dalla sua testa e produce un baccello di spore, che vengono sparate di notte sul suolo della foresta, dove possono infettare altre formiche.

Un gruppo di ricerca guidato dall’Università di Utrecht (Paesi Bassi) ha evidenziato che il fungo produce alcune sostanze psicotrope che colpiscono in modo specifico la neurobiologia della formica, alterandone la percezione degli odori e l’orologio biologico.

Il fungo attacca in particolare le formiche della specie Camponotus leonardi, alterando il loro comportamento in modo da garantirsi sopravvivenza e riproduzione. Costringe l’insetto a lasciare il gruppo per spostarsi in luoghi con le condizioni migliori per lui fino a provocare in modo atroce la morte della formica.

Il parassita entra nel corpo del malcapitato attraverso la respirazione e l’obiettivo è proprio usare il suo corpo per produrre altre spore che possano attaccare altri insetti. Con un ciclo vitale che sa davvero di film horror.