Twitter, potrebbe essere la fine del social network I L’annuncio clamoroso lascia poche speranze
Twitter è un servizio di notizie e microblogging nato nel 2006 e fornito dalla società omonima di nazionalità americana.
Pochi giorni fa si è chiusa la procedura di acquisto da parte di Elon Musk, già CEO di SpaceX e Tesla, per 44 miliardi di dollari. La sua prima azione come nuovo proprietario della compagnia è stata il licenziamento di almeno quattro top manager.
Non solo licenziamenti e utenti in netto calo. Nel presente e nel futuro di Twitter aleggia un altro spettro che, se confermato, sarebbe un colpo di scena inaspettato. Il calo di utenti ha come conseguenza anche un calo dell’appetibilità da parte delle società che scelgono di fare pubblicità.
In parole povere, meno utenti, meno pubblicità. Meno pubblicità vuol dire generare meno entrate e quindi meno utili per l’azienda. Proprio di questo ha parlato Elon Musk durante una riunione con il personale aziendale.
“La bancarotta non è fuori questione” – così ha tuonato il nuovo proprietario di Twitter
Il miliardario ha espresso privatamente una prospettiva cupa per il futuro di Twitter. Secondo quanto riportato da Information, Musk ha detto ai dipendenti di aspettarsi che il flusso di cassa netto di Twitter per il 2023 sarà negativo di molti miliardi di dollari.
Inoltre, nella sua prima mail aziendale ha dichiarato la possibilità non remota che Twitter non sopravviva alla recessione economica in atto se non dovessero arrivare significativi introiti da abbonamenti.
La scorsa settimana, proprio Elon Musk ha dichiarato che Twitter perde esattamente 4 milioni di dollari al giorno. Queste perdite sono da aggiungere all’enorme calo di entrate dovuto alla sospensione da parte di numerose aziende dell’acquisto di pubblicità sulla piattaforma.
Yoel Roth, che guidava il team di fiducia e sicurezza di Twitter e supervisionava la moderazione dei contenuti per combattere l’incitamento all’odio, la disinformazione e lo spam sul servizio, si è dimesso giovedì. Musk ha spesso citato i tweet di Roth, che spiegavano le politiche di moderazione per rassicurare le persone preoccupate per il futuro.
Per farla breve, il debito accumulato da Twitter ammonta a 18,5 miliardi di dollari. E il piano, che secondo Musk dovrebbe servire a risollevare le sorti dell’azienda potrebbe non bastare. Infatti il piano di 8 dollari al mese offerto per ottenere i segni di spunta blu non servirà a ridurre i debiti aziendali.
Il modello a pagamento ha già causato problemi di disinformazione e, da quando Musk ha assunto il controllo di Twitter sono aumentati a dismisura i casi di incitamento all’odio e alla violenza. E c’è da dire che l’azione di Roth si faceva ancora sentire. Non vogliamo pensare a quanto aumenteranno questi casi di odio e violenza ora che Roth non c’è più.