Vietata la televisione che hai pagato centinaia di euro, cosa sta succedendo in Europa
La tecnologia va avanti ma il problema ambientale ed energetico continua a far sentire il suo grido, la proposta dell’UE sconvolge i consumatori: alcune tipologie di televisori già sul mercato potrebbero non essere più utilizzabili. Al momento non c’è conferma ma la decisione darebbe fastidio a molti.
La tecnologia di ultima generazione va avanti senza fermarsi ma dall’altra il problema energetico non è più un racconto di fantascienza. Come conciliare le due cose? Negli ultimi anni siamo passati dai televisori 4k a modelli molto più performanti a livello di definizione: gli 8k. È chiaro che più aumentano le prestazioni dello strumento, più aumenta il dispendio di energia. Il problema non è solo il fatto di avere costi alti in bolletta, si presenterebbe infatti anche a livello ambientale: l’UE ha così deciso di prendere in mano la situazione, facendo focus sul problema. Ecco allora che dal 1 marzo 2023, l’Ue potrebbe addirittura vietare tutti i televisori 8K e alcuni modelli 4K sul mercato europeo, perché consumano troppa corrente, e non superano perciò il vaglio dell’etichettatura energetica.
Sarebbe la naturale conseguenza di quanto iniziato il 1 settembre 2021, ovvero la catalogazione per fascia energetica di ogni nuovo televisore in vendita sulla base del suo consumo di elettricità in kWh. Da marzo dell’anno prossimo, tanti cittadini ormai affezionati al proprio televisore potrebbero ritrovarsi costretti a dovergli rinunciare. Ma è davvero possibile che venga confermata una decisione così drastica? Dov’è la tutela del consumatore da questo punto di vista? Si è aperta così una vera e propria diatriba tra eticità e diritti: dal momento in cui le tv sono state messe sul mercato per essere acquistate, l’acquirente dovrebbe essere tutelato.
L’UE entra in casa del consumatore? Si vorrebbe vietare l’utilizzo di televisori troppo all’avanguardia
Una manovra già molto invasiva potrebbe essere ad esempio quella di toglierle dal commercio, ma al tempo stesso le aziende che hanno investito nei decenni nell’innovazione tecnologica inizierebbero a fare petizioni e contestazioni di vario genere. Dall’altra parte l’idea di ritirare l’acquisto al consumatore, ad oggi, sembra un’idea del tutto folle. Il problema è che considerando le condizioni climatiche in cui ci ritroviamo, i disagi ambientali e il disagio della lentezza dello sfruttamento di energie rinnovabili, potremmo ritrovarci svegli una mattina in una realtà cambiata.
Da marzo, la Commissione Europea potrebbe aumentare questo valore per includere una nuova scala EEI (Energy Efficiency Index). Questo introdurrà un consumo massimo di energia che non può essere superato. Il problema è che, attualmente, nessun televisore 8K soddisfa i livelli di efficienza energetica dell’Ue, e solo pochi modelli 4K rientrano nei limiti. Cosa potrebbe succedere? Le aziende si affretteranno a recuperare alcuni dei costi di ricerca e sviluppo sui loro modelli di fascia alta, magari abbassando i prezzi dei loro top di gamma, ma sarà difficile pensare ad un’eliminazione totale del modelli all’avanguardia.