È tornato l’animale estinto: “È riapparso dopo 80 anni” | Non crederai ai tuoi occhi
Incredibile la scoperta dei biologi: pensavano che questa specie fosse estinta e invece dopo centinaia di anni c’è stato il ritrovamento. Un incontro puramente casuale ha portato gli studiosi a soffermarsi sullo sviluppo di questa specie, come ha fatto a sopravvivere senza farsi notare se era considerata ormai estinta? La verità saltata fuori è incredibile.
Una scoperta incredibile per i biologi. Gli studiosi pensavano da tempo che una specie particolare di insetti fosse ormai estinta da circa un centinaio di anni: fu inserita al tempo nella lista degli animali estinti negli ultimi 100 anni. In questa lista risultavano oltre 160 specie animali, estinte per via delle attività umane sempre più invasive e per via dei cambiamenti climatici. Si tratta di una particolare blatta, adesso tutelata dagli scienziati per studiare meglio il fenomeno. Ma che cosa è successo nello specifico? Si tratta di un errore umano?
Il nome scientifico di questo scarafaggio è Panesthia lata, privo di ali e di notevoli dimensioni è specializzato nel consumo di legno. Originario dell’isola Howe, si credeva estinto da almeno 80 anni. Una scoperta incredibile per i biologi dell’Università di Sidney. Ne avevano accertato l’estinzione ma a quanto pare in modo del tutto errato. Il piccolo mangiatore di legno infatti è ancora presente nella sua terra di origine ma come è possibile tutto ciò?
L’evoluzione è la chiave della scoperta scientifica: le blatte hanno modificato il loro codice genetico per sopravvivere, torna l’animaletto estinto
Nell’ormai lontano 1918, sull’isola di Lord Howe furono introdotti i cosiddetti ratti delle navi. Nei decenni successivi su due minuscole isole al largo del mar di Tasman le ricerche hanno portato alla luce popolazioni sparse di insetti simili, ma che si sono rivelati soltanto dei parenti molto stretti. In sostanza, si è trattato di un errore umano: il ritrovamento non riguardava l’antico abitante autoctono di Lowe. È comunque da considerare una scoperta esilarante dal punto di vista della genetica e dell’importanza evoluzionistica, questo è certo. Questi animali sono arrivati a creare una propria genetica per resistere ai cambiamenti climatici, si sono evoluti differenziandosi in base alle varie isole nel corso degli anni.
Sebbene si tratti di fatto dell’antico Panesthia lata che si credeva estinto, i biologi hanno già notato ad oggi una differenza sostanziale rispetto all’animale vissuto fino ad 80 anni fa. A quanto pare i mangiatori di legno non si nutrirebbero più di tronchi in decomposizione, come in origine. La loro evoluzione ha fatto sì che riuscissero a sopravvivere anche tra le rocce. Questo cambiamento è fondamentale per capire l’adattamento dell’insetto alla vita sull’isola, motivo per il quale i biologi li terranno per molto tempo in osservazione.