Foxconn, robot al posto di 60mila dipendenti

Da che mondo è mondo, il dibattito sull’utilizzo più o meno appropriato della tecnologia è destinato a scatenare polemiche e a dividere. Non è certo da meno la notizia che la Foxconn abbia sostituito almeno 60mila dipendenti con dei robot, il tutto in un unico stabilimento. Ma la Foxconn smentisce: nessuna macchina al posto dei dipendenti, i 60mila lavoratori sarebbero semplicemente stati spostati in posizione di maggior valore.

Di diverso avviso invece il South China Morning Post il quale sostiene che “Lo stabilimento ha ridotto la forza lavoro da 110 mila a 50 mila grazie all’introduzione di robot. Il produttore ha assaporato il successo nella riduzione del costo del lavoro“.

La Foxconn sostiene invece che i robot serviranno solamente per sostituire i lavoratori in compiti ripetitivi e stancanti, e così potranno concentrarsi su “compiti di maggior valore”. La Foxconn non ha peraltro smentito la propria passione per la tecnologia, dichiarando alla BBC che “Continueremo a sfruttare l’automazione e la manodopera nelle nostre operazioni di produzione e ci aspettiamo di mantenere la nostra grande forza lavoro di cui disponiamo in Cina”.

La Foxconn era già stata al centro di polemiche nel 2012, quando un’indagine aveva rivelato le condizioni di lavoro pessime dei dipendenti che si trovavano nell’azienda.

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Pietro Masala