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Microsoft: sposteremo i nostri server sui fondali marini

Microsoft ha intenzione di spostare i propri server sui fondali marini, l’idea è quella di migliorare i servizi ed abbattere i costi di manutenzione dovuti al pericolo di surriscaldamento dei centri dati.

Il team di Microsoft ha l’intenzione di fare sul serio, è stato da poco rilasciato un prototipo di centro dati in grado di operare a centinaia di metri sotto il livello del mare. L’idea di fondo è quella di arrivare a posizionare tutti i server sui fondali marini, in modo tale da liberare le strutture e ridurre i costi generati dal raffreddamente con l’aria condizionata, secondo un recente report le bollette di energia elettrica per il funzionamento dei climatizzatori consistono in una delle voci di spesa più alte dell’azienda. La spesa è comunque necessaria, se solo pensiamo che i centri dati contengono a loro volta migliaia di server, il surriscaldamento potrebbe mandare in avaria un intero sistema rischiando di bloccare tutte le funzioni tecnologiche che utilizziamo nella vita di tutti i giorni.

L’idea di fondo è quella di spostare tutti i macchinari possibili sott’acqua, Microsoft ha anche pensato che per ovviare alla mancanza di rete elettrica basti installare una turbina legata alle maree che generi elettricità per alimentare il tutto. Si potrebbero utilizzare cavi in grandi tubi d’acciaio collegati alle fibre ottiche, oppure mantererli sospesi sulla superfice dell’acqua per catturare l’energia dall’oceano. Attualmente la società di Redmond ha completato di recente un collaudo di 105 giorni di una capsula metallica posta a 10 metri sotto il livello del mare nell’Oceano pacifico, in California, il prossimo obiettivo è quello di realizzare un esperimento più grande da svolgere in Florida il prossimo anno.

Microsoft ha posto particolare attenzione anche alle eventuali problematiche relative al fragile ecosistema marino, sostenendo che questa tecnologia non solo ridurrebbe i costi di manutenzione, ma gli stessi servizi web opererebbero con maggiore rapidità. Dobbiamo considerare però che la maggior parte della popolazione del mondo vive vicino alle coste, mentre tutti i centri dati in cui sono installati i server sono quasi tutti situati in luoghi sperduti e disabitati, quindi avvicinarli all’utenza finale renderebbe tutti i servizi più rapidi ed efficaci. Vi terremo aggiornati qualora Microsoft rilasci qualche altra dichiarazione al riguardo, voi cosa ne pensate? E’ una scelta giusta quella di spostare in un futuro tutti i server sott’acqua?