Secondo indiscrezioni dell’ultima ora, le applicazioni per gli smartphone Android e Apple sono come spie, condividono dati personali senza richiederne permesso.
Quanto appena riportato è stato confermato da una ricerca del Mit e degli atenei di Harward e Carnegie-Mellon condotta su 110 applicazioni disponibili su Google Play e App Store. Da quanto è sbucato fuori, le app presenti sul Play Store di Google sono più predisposte di quelle per iOS di Apple a condividere dati personali come il nome, indirizzo di posta e via dicendo. Si parla del 73% delle app Android contro il 16% di iOS.
I ricercatori hanno sottolineato che 3 applicazioni appartenenti alla categoria salute e fitness su 30 analizzate condividono a terzi ciò che gli utenti cercano sul web.
Tra i domini che ricevono maggiormente dati dalle applicazioni spicca Google, subito dopo troviamo Facebook e Google. Interpellata dalla Bbc, l’associazione Privacy International ha rivelato che in questo modo i nostri smartphone «ci tradiscono».