Neppure un colosso dei social network come Twitter è esente dalle ripercussioni delle crisi di mercato. Da qui l’amara decisione di tagliare l’8% della forza lavoro, mandando a casa un cospicuo numero di dipendenti (336 per l’esattezza).
Dopo il ritorno di Jack Dorsey come amministratore delegato del gruppo si sperava in un miglioramento della situazione che, però, non c’è stato. In un tweet, Dorsey, che è uno dei fondatori della società, ha scritto “prese alcune difficili ma necessarie decisioni per consentire a Twitter di muoversi con maggior focus e reinvestendo nella nostra crescita”, dato che il numero di utenti non è salito come si sperava e le azioni del gruppo continuano a perdere valore. Si devono, quindi, prendere dei provvedimenti per consentire un riassetto aziendale.